Diritto alla Festa

ECOLOGIA

ACCESSIBILITÀ, ECOLOGIA, SPERIMENTAZIONE

Estate al Torrione – Roma

Un’estate di cultura, innovazione e comunità Il festival, organizzato dai circoli Arci 30 Formiche, Nonna Roma e Sparwasser, è pensato per dare continuità estiva alle attività che i circoli portano avanti nelle proprie sedi durante il resto dell’anno. Si cerca di coinvolgere un pubblico più ampio rispetto alla comunità dei soci arci senza rinunciare a linguaggi musicali sperimentali e innovativi. Ogni giorno la proposta di musica originale si alterna a incontri di approfondimento culturale e iniziative sociali e mutualistiche. Con l’obiettivo di restituire alla collettività uno spazio che gode di un’importanza storica ma poco valorizzato e poco vissuto, trasformandolo in una piazza di aggregazione per le diverse anime che vivono il quartiere. Per questo teniamo molto al carattere accessibile delle iniziative (sempre totalmente gratuite) e alla sostenibilità ecologica dell’intera iniziativa pensata nel totale rispetto del sito storico/ambientale che ci ospita e delle esigenze dei cittadini che lo vivono tutto l’anno con i quali condividiamo intenti ed opportunità. La somministrazione di cibo e bevande ha prezzi popolari, ma soprattutto è totalmente plastic-free e aderisce alla campagna SPLAI (Spazi Liberi dall’Apartheid Israeliana), inoltre è pensata per coinvolgere in maniera attiva realtà commerciali di quartiere che conservano un approccio etico.

ECOLOGIA, POPOLARE

Stella Rossa Fest – Firenze

Un festival popolare, partecipato ed ecologico La settima edizione dello Stella Rossa Fest, organizzato da Arci Firenze, ha confermato il suo carattere profondamente popolare e partecipato. Non si tratta solo di un festival musicale, ma di uno spazio collettivo costruito da chi lo vive, aperto e accessibile, in cui la cultura non è un bene di consumo ma una pratica condivisa. Un festival costruito dalla comunità: Il cuore dello Stella Rossa Fest sono le volontarie e i volontari che ogni anno rendono possibile il festival. Quest’anno sono state ben 162 le persone coinvolte, di tutte le età, provenienti da circoli ARCI di Firenze e dalle organizzazioni studentesche delle scuole superiori e delle università. Dalla cucina alla radio, dal bar alla logistica, ogni area del festival è gestita in modo orizzontale, con ruoli distribuiti e grande attenzione alla formazione e alla collaborazione tra generazioni. Un percorso che dura tutto l’anno: La partecipazione non si esaurisce nei giorni del festival: al termine dell’edizione si tiene un momento di restituzione collettiva con un cenone e un’assemblea aperta. Da lì, già a partire da gennaio, si formano gruppi di lavoro che coinvolgono anche chi ha già fatto parte dell’organizzazione nelle edizioni precedenti. Questo processo continuo rafforza il senso di appartenenza e fa dello Stella Rossa un’esperienza che cresce nel tempo. Cultura accessibile e gratuita: Stella Rossa è un festival gratuito, pensato per essere realmente accessibile. Non solo l’ingresso è libero, ma anche molte delle attività e dei laboratori proposti sono gratuiti, permettendo a chiunque – in particolare alle famiglie del territorio – di partecipare. La proposta culturale è ampia e diversificata: ogni serata porta sul palco artistɜ e generi musicali differenti, con l’intento di parlare a pubblici diversi e valorizzare la pluralità delle espressioni artistiche. Un modello sostenibile e concreto di ecologia popolare: All’interno del festival è stata installata una ciclo-stazione per incentivare l’uso della bici al posto dei mezzi a motore. Le stoviglie utilizzate al ristorante e al bar sono tutte in ceramica recuperata dalla filiera dell’usato, grazie alla collaborazione con un’associazione locale. La raccolta differenziata è curata con attenzione e anche il merchandising del festival è realizzato con materiali certificati, provenienti da filiere etiche e sostenibili. Cene popolari e radici nei territori: Ogni sera, oltre alle volontarie e ai volontari fissi, cuochi e cuoche delle Case del Popolo di Firenze si alternano nella preparazione delle cene. È un modo per costruire ponti tra diverse realtà del territorio e mantenere vivo un legame con una tradizione popolare che ha sempre fatto della cucina un momento di incontro e condivisione.

ECOLOGIA, SPERIMENTAZIONE

Pamali Festival – Passo San Boldo (TV)

Il nostro festival, organizzato da PaMauro, utilizza bicchieri in plastica riutilizzabili e da quest’anno tutte le bibite e i cocktail sono in fusto, per ridurre ulteriormente la produzione di rifiuti. Per quanto riguarda la sperimentazione, cerchiamo di stabilire legami con le realtà sia locali che internazionali: quest’anno il festival ospiterà un’opera di un duo ecologista inglese (Hackroyd and Harvey) un’opera vivente creata con juta, semi d’erba e fotosintesi.

ECOLOGIA

ArciFesta – Mantova

Il festival mantovano verde ed ecologico ArciFesta è un festival organizzato da Arci Mantova che si svolge a Mantova per quattro settimane tra luglio e agosto. Quest’anno il tema portante dell’evento è la pace, accompagnato da approfondimenti che toccano anche questioni ambientali come, per esempio, la difesa delle acque. A partire dal 2015, l’organizzazione ha scelto la via del plastic free: tutte le stoviglie impiegate sono in polpa di cellulosa o marca B, entrambi materiali compostabili e biodegradabili. L’acqua in vendita è solo in forma di lattina, mentre per le volontarie e i volontari si utilizzano i boccioni. Da quest’anno l’illuminazione impiegata per le bancarelle viene gestita da accumulatori di corrente elettrica alimentati da pannelli solari, come per la gestione di impianto audio e luci dedicato ai talk. Il menù è al 50% vegetariano, tutti i prodotti sono del territorio inclusa la carne, proveniente da allevamento sostenibile di fornitori locali scelti. La raccolta dei rifiuti è differenziata al 100%: alla fine del festival si produce al massimo un solo bidone di indifferenziato.

ACCESSIBILITÀ, ATTRAVERSABILITÀ, ECOLOGIA, PARTECIPAZIONE

Di gioco e di lotta, la festa dei circoli Arci – Roma

Un festival accessibile a tuttɜ: l’impegno di ARCI Festa a Labaro Quest’anno ARCI Festa (organizzato da Arci Roma) a Labaro ha scelto di lavorare su un’idea ampia di accessibilità, che va oltre le barriere fisiche e guarda alla sostenibilità, alla partecipazione e all’inclusione economica. L’intento è stato quello di rendere il festival uno spazio davvero aperto, attento ai bisogni di chi lo vive, e costruito in dialogo con il territorio. Prezzi bassi per una partecipazione più larga:Un altro aspetto centrale è stato l’impegno a mantenere prezzi bassi. In un contesto economico sempre più difficile, abbiamo voluto offrire un festival accessibile anche da un punto di vista economico: cibo, bevande e attività sono stati pensati per essere alla portata di tutte le fasce di reddito, nella convinzione che momenti di cultura e socialità debbano essere realmente inclusivi. Un festival costruito con il territorio:La partecipazione delle realtà locali è stata fondamentale. Fornitori del quartiere, associazioni, e abitanti hanno contribuito a definire l’identità del festival. Non solo ospiti, ma parte attiva della costruzione dell’evento: un modo per valorizzare le energie già presenti nel territorio e rafforzare il legame con la comunità. Una programmazione orizzontale e intergenerazionale:La programmazione è stata sviluppata insieme ai proponenti delle singole iniziative, evitando una visione verticale e lasciando spazio a un coinvolgimento ampio, intergenerazionale e paritario. Questo approccio ha permesso di costruire un programma vario, rappresentativo e condiviso, dove ogni voce ha trovato spazio Ecologia e accessibilità: acqua per tuttɜ:Tra le scelte concrete c’è stata l’attenzione all’accesso all’acqua potabile in più punti, garantita gratuitamente durante tutta la durata del festival. Una soluzione semplice ma importante per ridurre l’uso di plastica monouso e favorire un’esperienza più sostenibile e accessibile per tutte le persone presenti.

ACCESSIBILITÀ, ECOLOGIA, PARTECIPAZIONE, POPOLARE

Rock Your Head Festival – Montebello di Bertona (PE)

Un evento di trasformazione e innovazione sociale e culturale Il Rock Your Head Festival, organizzato da Contratto Sociale APS, è un festival libero e gratuito e si distingue nel panorama abruzzese per la sua capacità di costruire nel tempo un’identità fondata sull’incontro tra marginalità sonore e marginalità territoriali, trasformando questi elementi in una leva di innovazione culturale. Il valore aggiunto del festival risiede nella sua natura processuale: non si configura come un semplice evento annuale, ma come un percorso permanente di sostenibilità sociale e culturale, capace di incidere nel tempo sullo sviluppo del territorio in cui si svolge. Inoltre, contrasta la mancanza di strutture ricettive con la gestione di un’area camping popolare dove poter rimanere durante i giorni del festival. La principale cifra distintiva del RYH è stata quella di arricchire l’esperienza, oltre la sola dimensione musicale, articolando la programmazione in forme molteplici e interconnesse. Negli anni, il festival ha saputo integrare linguaggi e pratiche differenti, abbracciando ambiti quali la rigenerazione urbana, la tutela ambientale, l’arte relazionale e l’incontro tra comunità. In questo modo, ha offerto ai partecipanti un’immersione profonda nella quotidianità e nel ritmo del paese, proponendosi come un’esperienza culturale integrata e totalizzante. Tale approccio si fonda su principi chiari, declinati in quattro direttrici fondamentali: 1. PARTECIPAZIONE – Coinvolgimento dal basso e valorizzazione delle competenze locali: Tutte le figure coinvolte nell’organizzazione del festival sono state selezionate attraverso un processo partecipativo che privilegia la prossimità territoriale e la valorizzazione dei saperi locali. Questo metodo ha favorito lo sviluppo di competenze formali, non formali e informali, consolidando nel tempo un know-how che resta a disposizione del territorio. La forte presenza di sociɜ residenti nella zona ha inoltre consolidato un rapporto di fiducia e corresponsabilità con la comunità locale e con l’amministrazione pubblica, elemento essenziale per garantire continuità e qualità nel lungo periodo. 2. PARTECIPAZIONE – Attivazione della cittadinanza e protagonismo giovanile: uno degli obiettivi centrali del festival è stimolare la partecipazione diretta della popolazione locale, in particolare delle nuove generazioni. Attraverso attività come escursioni, laboratori artistici, workshop e momenti di cittadinanza attiva, il festival promuove consapevolezza territoriale, inclusione e rispetto per l’ambiente. Questa attivazione produce senso di appartenenza e aiuta a contrastare l’emigrazione giovanile, offrendo opportunità concrete di crescita culturale e sociale direttamente nei luoghi in cui si vive. 3. ACCESSIBILITÀ – Riduzione del divario culturale tra città e aree interne: Il Rock Your Head Festival nasce per colmare il gap culturale che penalizza le aree rurali, storicamente escluse da circuiti artistici e musicali di qualità. Portare eventi culturali gratuiti, accessibili e di alto livello in un piccolo comune montano significa garantire pari diritti all’accesso alla cultura, promuovendo la coesione territoriale e facendo delle aree interne dei poli di innovazione sociale. 4. ECOLOGIA – Sostenibilità ambientale condivisa: L’attenzione all’ambiente si traduce in azioni concrete, come la campagna “RICONSEGNAMI – sono un bicchiere non un gadget”, che promuove l’uso e il riutilizzo dei bicchieri in plastica rigida. Non solo si invita i partecipanti a portarsi i propri bicchieri in plastica rigida da casa, ma si cerca di sensibilizzare alla riconsegna dei bicchieri al termine dell’evento. In questo modo si limita l’ulteriore produzione di plastica, seppur rigida, all’interno delle manifestazioni eventi. Inoltre, l’associazione mette gratuitamente a disposizione i bicchieri della campagna anche ad altre realtà associative, contribuendo a diffondere buone pratiche e a creare una cultura collettiva della sostenibilità e limitando la proliferazione di bicchieri in plastica rigida per ogni festival.